equilibrio

normale cosa è normale? il delirio mi chiedeva e io per tutta risposta gli risposi: il terrore. lui continuò e io ebbra di risposte da lui colmate gli dissi verdi pascoli. verdi pascoli che rispondono al di lui orrore. proprio un bel film mi dissi e proseguii col racconto. mi ricordo quando da mia nonna disegnavo fiori o meglio vasi con dentro fiori. bellissimi, certo. accanto a un pianoforte erano, quel pianoforte che mia nonna suonava alacremente e senza freno, io dal canto mio mi sospingevo a trarla in inganno secondo pie più pie spoglie. poi cambiò venne il tempo del tempo più bello che io memore delle più smentite spoglie di quella maledetta nonna che suonava e il campanello indietreggiò al suono di uno smentito dio che suonò. la nonna smise di suonare e sì anche lei avevA I SUOI ANNI MA NON ERA PER QUELLO DIO SANTO MA uno potrà anche fermarsi una buona volta o deve sempre ascoltare inoppugnantemente quello squilibrio quel dolce quel dolce pianoforte ed io inoppugnantemente mi dissi basta e passettino dopo passettino prosegui l'alacre cammino che il destino mi aveva preannunciato. Cosa? dissi Quelo mi rispose con aria di sfida Niente! a a me con quel fare diabolico con quel robusto olio che sia di semi o d'oliva poco cambia... il campanello risuonò tra le tele tele tele rivestite ma l'olio intanto continuava a sgocciolare e allora io intanto mi chiesi ma quanto dovrà soffriggere ancora? risposta ordinammi dopo quel celere pasto tra onde nerbolute di un tg vecchio come il mondo e lurido come la terra. era anomalo quello strano dondolio quel dolce cin cin tra uno champagne e un amen meno prosaico ma almeno l'alterigia non mi colga, mi ripetei una due tre e q. volte poi ancora è stato sgozzato un capretto e spero almeno non sia oscar wilde fine peggiore ha fatto ma ho lo smalto alle unghie non dimentichiamocene e quindi allegria! prosperità tutti al supermercato i dormienti no hanno finito i cuscini ma come al supermercato hanno finito i cuscini è in prospettiva alquanto bizzarro non di meno a ikea i bambini annegano nelle piscine con le palline, i mobili sono svenduti tutti i bancarotta ivi dismessa me che al supermercato sì ci vado nella piscinetta no in piscina quella per gli adulti sì e oggi proprio oggi ma che importa poi se era ieri e giammai che importa se è fantasia o realtà il paese delle meraviglie è vivo e presente e siamo noi non la giamaica anche se la giamaica ha numerose attrattive che non andrò qui a declamare tipo la danza la musica ma noi ne abbiamo delle altre la danza la musica sarà ma allora se la matematica non è un opinione non siamo poi due paesi così diversi ma sono le 6 non perdiamoci in ciance o che almeno siano allegre i bambini quale termine più allegro se ne vedono per strada ridono piangono si divertono insomma la solita solfa ma gli adulti vabbè si dice che dietro un piccolo si nasconde un adulto e che infondo un adulto mi ero accesa una sigaretta duramente l'ho finita evanescente è scomparsa nella sua inutilità ma fulgida d'orgoglio quasi materno si è espressa in me e mi ha magnificato della sua possenza ma quanto dura una sigaretta? ikea intanto morente sfugge alle ultime righe di un mio sogghigno e se ne usciva ritrosa la mano da quello che è il figlio ma bevo acqua che è meglio non ho più cose da scrivere ciao
il tutto che inghiotte tutto
sfacela, ignora, lugubra ottenebra rimorchia sfinisce oltrecampa il tutto questo tutto che mi accampa un infinito ciao da un indiano al negozio di pesce o di mare, non ricordo e poi mangio pesce e mi godo tutto mentre ascolto un disco di mare (di mare?) non si è mai sentito per quanto godo e mi sfacelo e mi chiedo quando avrà fine. fine il negozio ma in fondo che conato di vomito ingelosia sì lo so non esiste ma in fondo meglio una bella canzone no adesso c'è lo spot che sfacelo ( l'ho già detto) adesso vado ho la testa scombinata oddio (vado all'ingrasso) e che c'entra marco polo? adesso meglio che testa vado dal parrucchiere o passuchiere? o parrucchiere? bella questa me la godo o compio delitto divino di vino il tutto che s'impossessa della tua testa e ne fa quello che vuole di vino ma quanto dura una sigaretta? 1 minuto? 2? persino 3 o giammai 4 o per esagerare 5? non più di 6 peraltro. non ho mai contato dovrei farlo??
ma lo sai l'indirizzo? quale quello giusto? no, quello sbagliato. ah, sì quello sbagliato lo conosco. via castiglione 35 e che è? non so? sarà la brezza marina quella che accompagna i tuoi capelli che ciondolano da ciocca a ciocca ciondolando in ogni direzione e poi bagnati e poi si asciugano c'è un moscerino porca puttana che non mi lascia in pace ne ho già ammazzati 3 questo è il quarto? ma porca puttana quanti ne dovrò uccidere prima che possa avere un pò di pace? pink floyd il solito modo per scaricare l'attenzione per veicolarci di qualcosa di politicizzato a qualcosa di un pò + di computerizzato la matematica non è il mio forte a parte quella difficile vi accenno a un mio di fumato di 6 sigarette poi niente il vortice che risucchia il tutto che ha fonte amore solletica ammansuetisce discrimina protegge collezziona ripete libera rapida schiuma che solletica la barba di un uomo solo di fronte alla spiaggia e poi lo risucchia il tutto questo tutto che risucchia il tutto che risucchia il tutto e protegge il tutto che ripete il suo inutile rimestio blando e languido ripete le coniugazioni del verbo avere e poi niente il tutto si spegne sogno del mare ci sarà qualcosa del amore ci sarà qualcosa amore amore amore niente volevo dire tutto bene mi sono acccesa una sigaretta avrò fatto bene? non so ho bisogno io so tutto e in tutto questo c'è equilibrio q di k k come k k di cappa e poi quel suo inutil niente di tutto di tutto fa respira non equilibra certo ma lui scrive sai com'è suo di inutil cappa avrò acceso una sigaretta avrò fatto bene? cosa comporta andare a buttare la spazzatura? incontrerò l'uomo della mia vita facendo un gesto simile? e andare al cinese cosa comporta? un cambio di denti? i denti rimangono sempre gli stessi? o cambiano? sto scrivendo cose surreali? la sigaretta intanto va avanti e bevo non vino non birra dovrei? intanto la sigaretta sta finendo funesta verità dietro mille dolcenera canta laura canta eh eh l'avevo chiamata ed è venuta tutti tutto viene e va via e arriva e va e in tutto questo l'equilibro impera madonna prego che tutto vada bene ti prego arriva o dolce cinguettio di bestie nell'aeree semi dormiente di un paese facsimil acceso le luci inebriano quel mio torrone su una pelle vecchia ma in fondo che importa? la radio suona ed elisa canta. io, tu, egli, noi, voi, essi (loro) invecchiano invecchiamo il pubblico plaude ride riconoscente sbaglio il cinese attende lebbro ride ed io ridacchio ma dentro muoio c'è bisogno di dirlo sono giorni sbiechi di frodi bancarie unipol impera ed invecchio e muoio e dipingo inutili quadri quando li faccio vedere a mia madre lei ride e io mi chiedo perchè? sono belli ci ho messo tutta l'anima ma perchè ride? e mi chiedo Giuseppe gradirebbe MA GIAMMAI PERCHè LUI è SCONNESSO NON RAGIONA E SE RAGIONA è PER SBAGLIO sbaglio o tutta la responsabilità è mia? parcheggio o non parcheggio. seduta o non seduta. fragagnano o non fragagnano. ferie o non ferie. macchina o non macchina. sosta o non sosta. ma in fondo uno mica lo sa perchè fuma fuma e basta fuma fuma basta che lo scrivi. cosa? amore amore ma dove sei? in cabina telefonica? e chi chiami? me? qui serena, sono, scrivo canto sono canto sei nell'alba? quella chiara dolce sfumatura che si esprime libera nell'etere...? sei dove il canto dell'uccellinino vicino al mio giaciglio esprime tutta la sua luminosità? luminosità che si dipana lieve dal mio cuscino... dicono che l'amore sia il più abile dei sotterfugi per fuggire dal dolore e tutto ciò che ci è concesso vedere. io credo che l'amore sia una cosa meravigliosa, semplicemente c'è ed è prezioso come il più profondo dei sentimenti che si trova nel tuo cuore. perciò fanne buon uso, affinchè lui te ne sia grato, ed in fondo ti parli di te, affinchè un giorno tutto il dolore che provi trovi posto in un cuscino poi ti svegli e lui è lì, vicino a te e tu lo ami giustamente perchè è tutta la vita che lo fai e la cosa ti sembra buona e giusta e forse effetivamente lui non è con te ma tu lo sai che è quello che vuole lui averti e stare con te perciò ti sforzi e premi più forte sul tuo cuscino perchè forte è il desiderio di lui e per lui ora, in quel momento, sai che faresti qualunque cosa, e i giorni passano e tu invecchi e hai paura di diventare una vecchietta inacerbita sì di quelle che rompono i coglioni sempre e in qualunque posto, ma ora hai 26 anni, diavolo, mi dico, pensa alla tua giovinezza. ma qui di giovinezza c'è n'è ben poca. voglio solo lui è tutto quello che voglio. lo voglio in tutte le forme, in tutti i perchè. ci penso, già, e tutto quello che voglio è alta marea dentro di me. alta mare che alza che fugge che svia che 'inalbera dentro un profondo no. che svia dentro un mio no, tra le foglie che si alzano, come per magia, una magia falsa però che ti svia quelle foglie si innalzano e volano lontano da un inverno freddo, gelido, tetro che fà un pò paura, ma in fondo ti coccola, coccola che cade appena un tuono impera e penetra tra quelle foglie che cadono e al loro eco tracima un eco consolido appena da rientrare in tempo per quel sì. sì che svela un tenero abbraccio ma non c'è niente che potrà portare il tempo a pensare che le cose si sviluppino meglio, in un ottica loquace, che potrà cancellare tutta la sofferenza che senti in corpo. liberi sì ma solo per un attimo, un costoso attimo che batte alle finestre e fa sì che tu capisca che vuole entrare ma tu non vuoi e lui resta fuori intenerito dalla danza delle foglie che custodiscono il tuo sinistro segreto, maliardo di un sì caustico intenerito dalla danza delle magiche foglie danzano ormai orripilate dal qual tu interesisci quel flebile innalzarsi ma ora le foglie hanno finito. non ballano più. e anche il tuono è cessato. il temporale? un altro mero ricordo che ora senti e non senti la mancanza viaggio tra alberi, poteri di cinguettii di poesie vive di noi che dondoliamo su giostre barcollanti noi che barcollanti su di esso stendiamo ci e giochiamo veniamo gioca Gabriele Gabriele barcolliamo giochiamo verso un alba più limpida, più tenue si libera, verso un auere più libera, ridicolizzo ridicolizziamo un alba più tenue sera ormai è arrivata e verso di te accantono i miei pensieri più liberi e ridicoli e sera è giunta perciò ci dimentichiamo delle nostre terrene frustrazioni in onore di un più rimarchevole saluto a un diluvio, un addio che ci serba nuove prospettive onorevoli diluvi ora rifuggo quelle situazioni poco onorificienti in cui mi dicevi che ero una sguattera, una di poco conto, una per te schiava solo tua. non è vero, insignificavo io, ma non era abbastanza, non era abbastanza per te, ora mi chiedo solo quanto è vero? quello che provo per te è vero, non è falso, è vero tanto sì che spaventata mi chiudo in assolo di chitarra. sai cosa c'è? c'è che mi sono innamorata di te, non ora, non con un assolo di basso. ma ora lo so sono innamorata. di nuovo, di te. te che mi proteggi. te che eccentrico ripulisci l'armadio della mia roba vecchia e ne fai di nuove. mattacchione. pizza pazza. ora. adesso. non più. ma ora? non più. ma ora? ora? ora sono di fronte a un mare che picchia duro sulla testa. ah, quel dannato mare che mi ha fatto male una volta. poi due. poi tre. poi due fenicotteri attraversano la mia via e io gli chiedo: acqua per favore ti prego dammela andiamo al ristorante cinese cosa prendo? involtino di carne al vapore e riso come? alla cantonese poi? sigaretta di solito mai bellezza poesia di un amore funesto funebre carnale fumo fuoco oppiaceo di sigarette tirate via per la fretta di un amore così bollente che bollente che sia, che caldo che sia che perfino un gelato non possa risolvere, che una spiaggia bollente non possa risolvere, che una doccia in un gelato non possa risolvere, chiara dice perchè perchè io dico birra! a birra conosco la strada e poi non la conosci indy divertente e poi non è divertente interessante indy e poi non è interessante